Il nostro Master Favati in campo con Pescosolido

All’Aspria Harbour Club di Milano è stata organizzata una giornata di prova delle nuove Head Gravity; in campo anche il nostro maestro Davide Favati che ha scambiato con Stefano Pescosolido.

Davide Favati in campo con Pescosolido sui campi dell’Aspria Harbour Club di Milano dove HEAD ha organizzato una giornata di prova delle nuove Gravity in uscita ad aprile sul mercato.

Ex numero 1 fra i tennisti italiani, nonché vincitore contro nomi che vanno da Agassi a Gilbert passando per Chang, McEnroe e tanti altri ancora, Pescosolido e gli altri partecipanti, hanno testato la Gravity nelle varie versioni disponibili oltre che la nuova gamma di Radical. 

Racchetta con tecnologia Graphene 360+, la Gravity si rinnova nella grafica, nella tecnologia e anche nei nomi.

Di base è uno strumento dinamico, moderno e adatto ad un giocatore aggressivo come il nostro Maestro Favati.

E’ proprio lui a dirci che:

“il telaio particolarmente flessibile consente un ottimo feeling all’impatto con la palla, anche nel caso in cui, dall’altra parte, ci sia un giocatore del calibro di Pescosolido“.

Potenza e controllo sono regolati, invece, dallo schema delle corde 16/20  e lo speciale sweet spot viene creato grazie alla testa arrotondata messa in sezione più larga e rialzata, così da favorire il moderno gioco da fondo campo con colpi decisi alla Zverev, testimonial per questo modello Head.

E, a proposito del tennista tedesco, al Maestro Davide Favati è piaciuta in particolar modo la versione PRO della Gravity che, dal peso di 315 gr, è a suo avviso quella che esprime al meglio controllo e potenza insieme alla Prestige, sempre di casa HEAD.

Nel caso della Pro il bilanciamento è più sul manico, mentre nelle versioni più leggere il peso è concentrato sulla testa in maniera tale che sia favorita la spinta.

Per i ragazzi che devono passare dalla racchetta junior a quella definitiva, Davide consiglia la Gravity Team che, dal peso di 285 gr, andrà a sostituire la versione S e, ci dice il Maestro, lo ha sorpreso proprio per l’ottimo controllo nonostante, appunto, il peso maggiormente concentrato sulla testa .